"Michele Nave, dall’onirico alla determinazione del simbolo"
Michele Nave investiga costantemente, si ricrea nello sviluppo dell’opera, lavora con precisione e meticolosità , ma tuttavia, il risultato finale è una creazione pittorica che non è etichettabile, bensì è il prodotto di un savoir-faire che presenta una certa naturalezza compositiva, nonostante il lavoro che sottointende.
Michele Nave è un pittore surrealista che esprime spazi, sogni, concetti, visioni, determinazioni, pensieri, riflessioni, ricordi, momenti di silenzio, viaggi in altre realtà, nei suoi dipinti di chiara influenza daliniana nel senso metafisico del termine, ma sempre mantenendo la propria personalità negli aspetti relativi alla simbologia, e alcuni di essi caratterizzati da una predisposizione critica verso dettagli e atteggiamenti che vanno oltre il semplice aneddoto, per inserirsi in un discorso sociale.
È un creatore che cerca la presenza del simbolo, con personaggi che ne sono essi stessi i custodi, ma, al tempo stesso, espressione esaborata ed equanime di un modo di intendere la pittura.
Nave attribuisce grande importanza alla grafica, al disegno, alla composizione ed alla tecnica, nel senso di cercare aspetti che risaltino il concetto generale a partire da una sottile elaborazione e speciale dell’idea.
L’ambito della sua composizione gli consente di articolare un discorso a diverse lunghezze d’onda, cercando di mettere in evidenza i diversi aspetti di una realtà varia, che scorre attraverso i suoi idee e concetti.
Egli ricerca la presenza dell’allegoria, per riaffermare un certo enigma, ma, allo stesso tempo, è anche un creatore che si permette alcune concessioni, per ricercare riflessioni personali su temi universali.
É un pittore che ama i classici, che ama la diversificazione delle influenze, per costruire un discorso plastico in cui ciò che è importante è l’influenza dei paradigmi surrealisti di Dalì, combinati con i suoi e con la determinazione di essere un creatore nato in Italia, in una determinata realtà e in contrasto e combinazione, volta per volta, in un mondo che cambia ogni momento.
Sono utilizzati simboli per definire momenti che superano l’onirismo, che vanno oltre le circostanze tradizionali che la compongono. È il caso di certi simboli e allegorie che Nave utilizza, tratte dall’esoterismo, che rivelano fino a che punto la sua connessione è profonda negli aspetti più intrinseci della tematica.
In questo contesto, la determinazione del simbolo è molto importante, in quanto prevale in tutto ciò che esiste come tale, e per propria estensione e per la sua struttura interna che lo mantiene come fonte dell’idea, e, contemporaneamente, come base per interpretare una realtà che va oltre i limiti abituali e conosciuti negli aspetti più emblematici dell’esistenza.
Joan Lluìs Montané
Associazione Internazionale dei Critici d’Arte (AICA)