“De-signum”, ” segno intorno” è l’elemento formale che delinea l’operazione artistica di Michele Nave il quale, con forti motivazioni intellettuali ed etiche, esprime la sua idea sul reale.
Il segno è nitido, pulito e di costante spessore e nel colore,piano d’appoggio mai materico e spesso divergente, si ritrova la luce della sua visione interiore e la soluzione tra dialettica del pensiero ed emozione.
Con atteggiamento culturale idealistico rappresenta lo spazio come fatto mentale a sostegno di un gioco geometrico in cui le prospettive si ritrovano con particolari accenti e completano l’organizzazione compositiva. Si articolano gli orizzonti razionali e quelli immaginativi in campiture equilibrate in cui i particolari divengono epifania di mondi diversi.Il rifugio nel fantastico ,alla ricerca della felicità inesistente, provoca quelle suggestioni eccitanti,quelle percezioni alterate che il cervello ricostruisce e per le quali si sconvolge: non vi è retorica ma potente creatività nell’opera con richiamo alla “sindrome di Stendhal”.
Nei piani surreali posa la fisicità degli elementi con sapienza disegnativa che delinea i confini di una realtà che spesso è in noi, ma che a noi non si svela . Descrittivo ed allusivo, l’artista coniuga emozioni di memoria figurale ben oltre la loro significazione, pur dominando con rigore le forme. Le composizioni narrano del sociale con partecipazione tra l’ironico ed il doloroso, segno di una fede riposta nei valori dell’esistenza e di una capacità di giudizio etico, a volte esplicito,a volte metaforico.
E’ un costante invito ad una lettura meditata, alla ricerca di un significato oltre l’apparenza. Con spirito simbolista, straccia la comune aspettativa con un linguaggio a volte surreale sempre autonomo , spesso magico. E’ un artista."
fonte Francesca Lauria Pinter